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Anatomia della pelle

Pubblicato da Alberto Corradi in Anatomia · 20/1/2014 20:44:56

Anatomia della pelle




La pelle è costituita da due strati, l’epidermide e il derma, uno esterno l’altro profondo. Il confine tra i due è ondulato per le estroflessioni del derma, mentre la parte superficiale è rettilinea.

Epidermide

E' un tessuto epiteliale squamoso costituito da quattro tipi di cellule.
1. Cheratinociti: Sono le cellule più numerose. Subiscono un’evoluzione maturativa che passando dallo strato basale arrivano allo strato corneo, dove diventano cellule morte.
2. Melanociti: Sono le cellule che producono la melanina (pigmento cutaneo).
3. Cellule di Langherans: Hanno funzione immunologica .
4. Cellule di Merkel: Hanno attività endocrina.
L’epidermide è organizzata in strati. Quello più profondo è quello basale o germinativo ed è a contatto con il derma. Le cellule basali sono le progenitrici delle altre cellule specializzate (cellule spinose) che maturando raggiungono gli stratti superiori fino a trasformarsi in cellule squamose morte.
Sopra lo strato basale si trova lo strato spinoso con cellule filamentose. Successivamente troviamo lo strato granuloso nel quale si trovano i cheratinociti.

Derma

Il derma si trova sotto l’epidermide. E' costituito da tessuto connettivo e funge da sostegno all’epidermide. Conferisce resistenza ed elasticità alla pelle. La fitta rete di fibre collagene ed elastiche, prodotta da cellule chiamate fibroblasti, supporta i macrofagi e i mastociti.
L'acido ialuronico è uno dei componenti fondamentali dei tessuti connettivi dell'uomo e degli altri mammiferi. Conferisce alla pelle quelle sue particolari proprietà di resistenza e mantenimento della forma. Una sua mancanza determina un indebolimento della pelle promuovendo la formazione di rughe ed inestetismi. La sua concentrazione nei tessuti del corpo tende a diminuire con l'avanzare dell'età.
Chimicamente è definibile come un glicosaminoglicano dalla catena polisaccaridica non ramificata prodotta dall'aggregazione di migliaia di unità disaccaridiche formate a loro volta da residui di acido glucuronico (un derivato del glucosio) e N-acetilglucosamina. In vivo tutti i gruppi carbossilici dell'acido glucuronico e della N-acetilglucosamina sono completamente ionizzati conferendo alla molecola di acido ialuronico elevata polarità, e di conseguenza una elevata solubilità in acqua. Grazie a questa sua proprietà l'acido ialuronico è in grado di complessarsi con moltissime molecole di acqua raggiungendo un elevato grado di idratazione. Gli ialuronati sono macromolecole di massa superiore a 1000 kDa che danno luogo a soluzioni chiare di elevata viscosità.
Nella matrice amorfa di un tessuto connettivo l'acido ialuronico (unico glicosaminoglicano ad essere presente nella matrice come tale, ovvero non legato ad un seme proteico per formare necessariamente un proteoglicano) si occupa di mantenerne il grado di idratazione, turgidità, plasticità e viscosità, poiché si dispone nello spazio in una conformazione aggregata incamerando così un notevole numero di molecole d'acqua. È anche in grado di agire come sostanza cementante e come molecola anti-urto nonché come efficiente lubrificante (es. nel liquido sinoviale) prevenendo il danneggiamento delle cellule del tessuto da stress fisici.
L'estrema lunghezza della molecola insieme al suo alto grado di idratazione permette a più polimeri di acido ialuronico di organizzarsi a formare una struttura di tipo reticolare che ha due principali funzioni:
• creare un'impalcatura molecolare per mantenere la forma ed il tono del tessuto;
• funzionare come filtro contro la diffusione libera nel tessuto di particolari sostanze, batteri, agenti infettanti. Solamente le sostanze dal peso molecolare abbastanza basso da poter passare attraverso le "maglie" di questa rete si potranno diffondere liberamente nel tessuto; tutte le sostanze dal peso molecolare maggiore come anche batteri o virus rimarranno impigliate nella rete. Da notare che molti batteri sono dotati di ialuronidasi, enzima in grado scindere l'acido ialuronico, che permette loro di aprirsi un varco
• Iniezioni di acido ialuronico sono utilizzate insieme a iniezioni di proteine collagene in chirurgia e dermatologia estetica per eliminare rughe e prevenire l'invecchiamento della pelle. In chirurgia otologica l'acido ialuronico viene utilizzato come rigenerante di membrane timpaniche forate, in chirurgia oftalmica per la produzione di lacrime artificiali e interventi sul corpo vitreo dell'occhio, in artrologia come lubrificante antiflogistico e preservante del liquido sinoviale delle articolazioni. Recenti studi (non ancora completamente confermati) dimostrano che può legarsi ai recettori CD44 delle cellule dei follicoli piliferi favorendone la divisione e la produzione di peli e capelli. Viene anche impiegato contro le infiammazioni e lesioni ulcerose della bocca (afte, stomatiti, ecc.), in special modo quelle conseguenti a chemio e radioterapia, riducendo subito il dolore e promuovendone la guarigione. Il prodotto commerciale si presenta sotto forma di gel, spray e collutorio. Il gel o spray s'impiega direttamente sulle zone ulcerate, con dolore persistente si può usare anche più volte al giorno senza alcuna controindicazione od effetto collaterale, salvo allergie specifiche.
• I glicosaminoglicani, o glicosamminglicani, (noti anche come GAGs o mucopolisaccaridi), sono lunghe catene non ramificate formate da unità disaccaridiche che continuano a ripetersi in ordine determinato alternando un amminosaccaride (contenente un gruppo amminico al posto di un semplice gruppo -OH) ad un monosaccaride in genere acido (contenente cioè uno o più gruppi carbossilici e/o solfati e quindi cariche negative).
• Essendo idrofili, i GAG possono legarsi molto facilmente con molecole d'acqua, creando molecole idratate. L'idratazione porta a una sorta di "rigonfiamento" della molecola GAG.
• I GAG che spesso sono legati a proteine formando proteoglicani sono sintetizzati nell'apparato del Golgi dove in seguito a modifiche post-trascrizionali le unità disaccariche vengono aggiunte ai core proteici.
• Fa eccezione però l'acido ialuronico, che non essendo parte di proteoglicani ma trovandosi libero, viene prodotto da enzimi presenti sulla superficie esterna della membrana plasmatica direttamente in sede extracellulare.
GAG svolgono prevalentemente funzioni di sostegno e protezione della maggior parte dei tessuti.
• Creano e mantengono costante la pressione di turgore extracellulare.
• Contengono una grande quantità di acqua di riserva.
• Conferiscono alle cartilagini proprietà ammortizzanti potendo i GAG cambiare rapidamente il loro volume in seguito a forze di compressione perdendo le molecole di acqua di idratazione.
• Svolgono funzioni lubrificanti all'interno della membrana sinoviale.
• Hanno funzione di trasporto di molecole idrosolubili che possono diffondersi rapidamente all'interno della struttura porosa del GAG.
• Sono donatori di unità glicosidiche durante la sintesi della componente glucidica di glicoproteine.
• Possono aggregarsi tra loro e con proteine dando luogo a proteoglicani.
La compattezza e la definizione dei profili del viso di quando eravamo ragazzine, era dovuta proprio alla naturale presenza nella matrice dermica dell’acido ialuronico. Inoltre, questa sostanza stimola la formazione endogena di nuovo collagene, favorisce la coesione tra le cellule (compattezza cutanea) e contrasta l’azione invecchiante dei radicali liberi. Infiltrato sottocute, l’acido ialuronico consente, nell’immediato, un visibile miglioramento dell’aspetto esteriore. È il trattamento ideale per completare l’azione anti-aging di altri trattamenti chirurgici, estetici e cosmetici perché si integra con i tessuti senza falsare la fisionomia della persona, ma donando una freschezza naturale.





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